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Crocifisso di Santa Maria del Tiglio, Gravedona -  foto di Renzo Dionigi

Interventi presso i Laboratori di Restauro

L’esperienza maturata dagli specialisti della ARCO nel campo dell’archeologia, in particolare sul legno e sui tessili, ha consentito di allargare lo studio tecnologico agli ambiti artistico, architettonico ed etnografico. Nell’esecuzione di opere d’arte o come supporto alle stesse, nella fabbricazione di manufatti, elementi di arredo o decorativi in edifici storici, vengono spesso adoperati materiali di origine organica, in primo luogo il legno, ma anche tessuti, osso/corno e avorio.

L’analisi, condotta in microscopia, è finalizzata, innanzi tutto, alla caratterizzazione dei diversi tipi di materiali con l’identificazione delle specie impiegate; vengono poi studiate le tecniche d’esecuzione e valutati alcuni aspetti relativi allo stato di conservazione delle opere.

Conoscere i materiali organici impiegati è utile quando si debbano effettuare operazioni di integrazione e sostituzione, utilizzando i materiali impiegati originariamente o altri che rispondano in modo concorde alle sollecitazioni esterne e al contempo si armonizzino dal punto di vista estetico. In ambito archeologico è spesso necessario documentare materiali e tracce organiche che non è possibile conservare e che vengono perlopiù asportate durante il restauro.

Il personale della ARCO interviene direttamente dove sono conservati i manufatti o presso i laboratori di restauro. Il rilevamento delle caratteristiche tecnologiche non è distruttivo: per la determinazione della specie ed eventuali altre osservazioni e per la datazione sono sufficienti minimi prelievi di materiali che non compromettono l’integrità dell’opera.

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